trapianto di rene

Prevenzione dell'infezione da Coronavirus in pazienti nefropatici

La pericolosità dell'infezione da Coronavirus che si sta diffondendo anche nel nostro Paese è rappresentata dal fatto che si tratta di un virus sinora confinato al mondo animale, che ha improvvisamente acquistato la capacità di infettare l'uomo.
La conseguenza di questo fenomeno è che nessuno è dotato di anticorpi in grado di combattere il virus e pertanto tutti siamo suscettibili di contrarre l'infezione. Tra l'altro, trattandosi di un virus che sinora non aveva dato infezioni nell'uomo, non esiste un vaccino in grado di combatterlo.
L'80-90% delle persone infettate sviluppa sintomi modesti, simili a quelli della comune influenza, ma gli altri possono andare incontro a una polmonite che può portare rapidamente a insufficienza respiratoria, richiedendo il ricovero in un reparto di Rianimazione, e può essere mortale nel 3% circa dei casi.
Sono particolarmente vulnerabili i soggetti anziani, con più di 60 anni, specie se già sofferenti di altre malattie (ad esempio diabete, malattie polmonari e patologie cardiache), in particolare se sottoposti a dialisi, e soggetti immunodepressi. In questa categoria rientrano i pazienti portatori di trapianto renale e coloro che assumono farmaci immunodepressori per il trattamento di glomerulonefriti.
Rimane fondamentale per tutti ma, in particolare per le persone a maggior rischio, cercare di prevenire il contagio, seguendo le raccomandazioni del Ministero della Salute. Ai pazienti in dialisi, portatori di trapianto e affetti da nefropatie si raccomanda di evitare al massimo i contatti con altre persone, evitando i locali affollati (bar, ristoranti, palestre, locali da ballo, eventi sportivi ecc.) e i contatti fisici (compresa la stretta di mano) con altre persone, anche se apparentemente in buona salute e non provenienti dalle zone più colpite.

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Il 2017 è stato un anno record per l'attività di trapianto

L'anno che si è appena concluso ha registrato un nuovo record nell'attività di trapianto nel nostro Paese, con un aumento significativo dell'attività di donazione, ora di 19 donatori per milione di abitanti, superiore alla media europea e dell'attività di trapianto. In particolare, sono stati effettuati complessivamente 1934 trapianti di rene, che hanno consentito per il secondo anno consecutivo di ridurre il numero di pazienti iscritti in lista di attesa, attualmente 6492 e, di pari passo, il tempo di attesa prima dell'intervento.

Il grafico mostra l'andamento dei trapianti di rene dal 1992 ad oggi.

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Di seguito il numero di trapianti di rene effettuati nel 2017 nei diversi centri italiani.

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